Battaglia di Ticonderoga parte della guerra franco-indiana | |
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Mappa raffigurante i territori contesi tra Francia ed Inghilterra a New York ed in Pennsylvania | |
Data | 26–27 luglio 1759 |
Luogo | Fort Carillon, nei pressi dell'odierna Ticonderoga (New York) |
Esito | Abbandono francese della fortezza |
Schieramenti | |
Comandanti | |
Effettivi | |
Perdite | |
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La battaglia di Ticonderoga fu uno scontro minore combattuto presso Fort Carillon (poi rinominato Fort Ticonderoga) il 26 e 27 luglio 1759 nel corso della guerra franco-indiana. Una forza britannica di oltre 11.000 uomini del generale Jeffrey Amherst portò l'artiglieria su un terreno sopraelevato nei pressi della fortezza, difeso da una guarnigione di 400 francesi guidati dal generale François-Charles de Bourlamaque.
Invece di difendere il forte, de Bourlamaque, su indicazione del generale Louis-Joseph de Montcalm e del governatore della Nuova Francia, il marchese de Vaudreuil, si ritirò e tentò di far esplodere la fortezza. La polveriera fu fatta esplodere, ma le mura non furono danneggiate gravemente. I britannici occuparono il forte che da allora prese il nome di Fort Ticonderoga. Migliorarono la zona ed iniziarono la costruzione di una flotta per condurre operazioni militari sul lago Champlain.
La tattica francese fu sufficiente per impedire all'esercito di Amherst di unirsi a James Wolfe nella battaglia di Québec. Anche i francesi però si trovarono con 3000 soldati occupati ed impossibilitati a partecipare alla difesa di Quebec.